Lancio del CED – Gianluigi Elia, responsabile relazioni esterne del CED, introduce all’asse Lavoro, Unione Europea e attività produttive

Buongiorno. Passo a illustrarvi il primo degli assi primari del CED: Mercato del lavoro, Unione Europea e attività produttive.

Queste tre categorie sono alla base di qualsiasi studio multidimensionale che abbia l’obiettivo di analizzare in prospettiva lo sviluppo economico e gli scenari contemporanei, per comprendere e disegnare quelli futuri. Il CED, come Centro, si propone attività di ricerca, ma anche formazione: infatti, diversi membri del CED hanno organizzato alcuni seminari sull’economia per le nuove generazioni presso l’Università Federico II, in cui si è discusso proprio di lavoro e futuro dell’economia.

A proposito del mercato del lavoro, sicuramente è importante comprendere quali sono le trasformazioni e i cambiamenti in atto, dal punto di vista sia delle politiche occupazionali a livello europeo, sia delle politiche relative alla sicurezza sul posto di lavoro. Riguardo alla dimensione sociale delle politiche europee avremo un contributo video di Antonio Cammarota, policy officer della dichiarazione governativa di employment della Commissione Europea.

Politiche europee che riguardano, ovviamente, anche quelle economiche e monetarie, oggetto di studio del CED, e soprattutto su quello che è l’impatto locale che esse hanno negli stati membri: parleremo di questo con il Professor Francesco Balletta dell’Università Federico II, soprattutto di economia locale.

Riguardo alle attività produttive, le trasformazioni che si stanno verificano richiedono non solo nuove disposizioni normative, ma influenzano indirettamente anche la consulenza. Le imprese hanno nuove esigenze, richiedono una consulenza molto più approfondita, che sia in grado di affiancarsi alle aree amministrative e fiscali tipiche, alle aree più vicine alla gestione aziendale. Parleremo con Salvatore Tramontano − Presidente della Fondazione Ordine Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Napoli − delle prospettive di evoluzione del ruolo e della figura del commercialista, di questa categoria professionale.

Sempre a proposito delle attività produttive, la necessità di adattabilità e versatilità delle imprese − soprattutto quelle in fase di start up, di avviamento − fa sì che si rendano necessari sussidi, aiuti e percorsi di formazione per le imprese. Avremo un contributo di Luca Simeone (Città della Scienza), che ci parlerà dell’Incubatore d’Impresa, di come sia importante offrire monitoraggio e tutoraggio alle imprese in fase di start up e come questo possa incidere soprattutto sull’occupazione giovanile a livello locale.

Riguardo al tema dello sviluppo industriale, il CED ha prodotto delle pubblicazioni relative agli studi su parchi scientifici e tecnologici in estremo oriente, con possibilità di implementazione di queste buone pratiche nelle aree arretrate del Mezzogiorno. Non bisogna dimenticare, all’interno delle attività produttive, che vi sono anche alcuni settori tradizionali − agricoltura, artigianato − che vivono e cavalcano questa evoluzione: un esempio è l’artigianato 2.0, con laboratori di fabbricazione digitale con stampa 3D. È importante valutare in che modo le soluzioni artigianali tradizionali riescano a resistere, a sopravvivere ai cambiamenti, senza essere escluse dal mercato.

Infine, ma non meno importante, l’agricoltura: tema di grande interesse per il CED, soprattutto per quanto riguarda futuro dell’alimentazione e agribusiness. A tal proposito sono state prodotte pubblicazioni sulla rivista Futuri, ma anche eventi come quello tenutosi presso la libreria Io ci Sto, dedicato al futuro dell’alimentazione e alle prospettive circa questo ambito che si inquadra all’interno dello sviluppo economico.

Dopo questa breve introduzione cederei nuovamente la parola a Andrea Gatto e ai nostri ospiti. Grazie.

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