Lancio del CED – Mariella Pagliuca, settore Ricerca del CED, introduce al terzo asse di ricerca del Centro: Sostenibilità e Nuove misurazioni del benessere.

Buongiorno. Cercherò di essere coincisa e meno noiosa possibile.

Parliamo di sostenibilità e di benessere, quindi della misurazione di benessere. La prima cosa importante da fare, quindi, è cercare di inquadrare l’idea stessa di sostenibilità, una parola che sembra essere di moda in questo momento storico: cosa si intende per sostenibilità?

Anzitutto, a mio avviso, la sostenibilità rappresenta uno dei pilastri del Centro, in un’ottica di prospettiva futura: ciò che è sostenibile è, appunto, ciò che permette di creare un orizzonte futuro. All’interno di un congresso di Futurologia, ci rendiamo conto che rappresenta sicuramente un elemento portante e fondamentale, anche per noi membri del CED.

Ciò che è importante da comprendere, è che la parola “sostenibile” è legata a quelle che sono tre dimensioni che condizionano il nostro quotidiano: la dimensione sociale, quella economica e quella ambientale. Quando parliamo di sostenibilità sociale, parliamo di una volontà di creare una dimensione di maggiore equità, concedere le stesse possibilità a persone che partono da condizioni svantaggiate. Quando parliamo di sostenibilità economica, parliamo ovviamente della riformulazione di un modello economico che sia sostenibile e vicino all’economia reale, quindi sia più vicino alle persone, non soltanto ai grandi sistemi. Infine, quando il discorso inquadra la sostenibilità ambientale, ovviamente siamo pienamente consapevoli – abbiamo parlato poco fa di COP 21, del clima – che le risorse naturali e l’ambiente sono alla base della produzione, e quindi della nostra vita: la necessità di preservare la dimensione ambientale rappresenta un dictat assoluto.

Pensare “sostenibile”, pensare alla sostenibilità, rappresenta qualcosa che è legato sicuramente al nostro benessere; l’obiettivo è comprendere come aumenta questo benessere: di conseguenza, si presenta la necessità di una misurazione. Nel momento in cui parliamo di sviluppo economico e misurazioni, immediatamente la mente ci rimanda a misurazioni economiche classiche come il PIL; in realtà, negli ultimi anni stiamo vivendo una sorta di trasformazione, un ripensamento della misurazione del benessere non solo in termini economici, ma anche in termini legati alla qualità della vita. Non si tratta di un passaggio recentissimo: volendo fare una citazione di rilievo, pensando al discorso di Robert Kennedy del 1968 – il famoso discorso sul PIL − Kennedy ci dice che il PIL non considera la qualità dell’istruzione o del tempo libero, la nostra cultura o la qualità dei nostri rapporti. Facendo un salto in avanti, Amartya Sen – con la Commissione Stiglitz-Fitoussi – ha dato il via a una dimensione di misurazione del benessere non soltanto in termini economici. Lo sviluppo non è solo sviluppo economico: lo sviluppo è libertà. Libertà di migliorarci, di raggiungere quello che desideriamo, libertà di sfruttare il capitale umano, sociale: tutto ciò che rappresenta il nostro quotidiano.

Ci rendiamo conto del nesso esistente tra sostenibilità, qualità della vita e benessere. Sicuramente non ci troviamo di fronte a una sola dimensione, ma ci rapportiamo con una multi-dimensione trasversale, come dimostrano anche gli interventi del tavolo di discussione. Abbiamo l’intervento della Dottoressa Sabrina Aguiari, che ci parlerà di sicurezza alimentare riprendendo le fila del dibattito legato a Expo e alla dimensione dei sustainable development goals, che rappresentano l’orizzonte internazionale. Dall’altra parte, Cosimo Abbate ci parlerà dell’azione FAO in Mozambico, che mette in forte connessione la dimensione internazionale con quella dello sviluppo locale. Abbiamo poi la responsabilità delle imprese: parleremo quindi del Terzo Settore, del territorio, con l’azienda di abbigliamento Derriére, con cui ci ricolleghiamo ai discorsi fatti su sostenibilità economica, sociale e ambientale. In conclusione, abbiamo l’intervento del Professor Renato Briganti, che ci parlerà dei nuovi modelli tesi a misurare il benessere sia a livello d’impresa, sia a livello nazionale.

Giunti a questo punto, cedo la parola agli interventi del tavolo. Grazie.

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