Lancio del CED – Francesca Scarpetta, Direttore Generale e co-founder dell’azienda CambioMerci

Grazie. Sono felice di essere qui per questo Congresso di Futurologia, perché noi crediamo, con questa azienda, di fare qualcosa per il futuro partendo dal passato.

La nostra azienda si occupa, appunto, di baratto. Ritengo che l’intervento del Professor Balletta sia in linea proprio con quello che facciamo. Noi, infatti, utilizziamo un sistema di moneta complementare, quindi partiamo dal baratto. Le aziende fanno scambi tra loro: vendono e acquistano all’interno dello stesso circuito senza utilizzare denaro, attraverso l’utilizzo di una moneta complementare che noi chiamiamo “credito”. Ogni credito è pari a un euro. Le aziende vendono i loro prodotti, si fanno conoscere – è un mercato di bassa concorrenza, con 700 aziende associate – e acquistano all’interno del circuito.

L’aspetto più interessante di CambioMerci, è che le aziende acquistano senza utilizzare denaro, andando a ripagare con merci già possedute. Spesso, infatti, le aziende hanno merci a magazzino obsolete, che non riescono a sfruttare, magari a causa della diminuzione delle commesse. Invece, in questo modo, le aziende utilizzano ciò che già hanno a magazzino, sostituendolo con altra merce utile per la loro azienda: possono comprare semplicemente pubblicità, ma anche cancelleria e macchinari utili per proseguire nella produzione.

Chiaramente, la nostra azienda non vuole sostituire il denaro corrente; quello che desideriamo è svolgere una piccola parte, presentando alle aziende nuovi clienti, grazie ai quali poter soddisfare delle spese che le aziende già normalmente avrebbero dovuto affrontare. Questo è il nostro successo: gli utili derivati dalla moneta corrente, infatti, rimangono in azienda. Quindi, noi diamo questo supporto alle aziende: un supporto nato, semplicemente, da un’idea.

Vorrei portarvi un ultimo esempio utile, per farvi comprendere meglio e per collegarmi anche all’intervento del Professor Balletta. Abbiamo, tra i nostri partner, un’azienda agricola produttrice nel salernitano. Questa azienda ha espresso la necessità di farsi pubblicità, ma può pagare soltanto con la sua merce, e nient’altro. A questo punto, abbiamo messo in contatto quest’azienda con una mensa pugliese, la quale prenderà dall’azienda agricola i prodotti alimentari; attraverso i crediti guadagnati, il proprietario li utilizzerà per fare formazione al suo personale, praticamente a costo zero. Naturalmente, il costo per l’azienda è la merce stessa, ma, come ha detto i Professor Balletta, spesso queste persone non toccano neanche con mano il valore delle cose che posseggono. Eppure, in questo modo, possono risolvere dei problemi. Vi ringrazio per l’attenzione.

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